Nel mondo accademico e professionale, la lettera motivazionale gioca un ruolo fondamentale per distinguersi dalla massa e ottenere opportunità uniche, come borse di studio, ammissioni a programmi di studio internazionali (ad esempio l’Erasmus), o stage presso aziende di prestigio. Non è solo una formalità, ma uno strumento decisivo che racconta chi sei, cosa ti motiva e quali sono i tuoi obiettivi futuri.
Una buona lettera motivazionale è poi un vero e proprio asso nella manica nel processo di selezione della candidature per gli scambi del programma Erasmus+: essa ci offre infatti l’opportunità di parlare veramente di noi e delle motivazioni profonde che guidano la nostra scelta. È dunque bene dedicare grande attenzione alla stesura di questo documento ed osservare una serie di accortezze, sia formali che di contenuto.
In questo articolo troverai tutti i consigli e le dritte per scrivere una lettera motivazionale professionale ed accattivante, che faccia risaltare la tua candidatura e ti assicuri un posto in graduatoria.
Indice dei contenuti
- Come strutturare la lettera motivazionale per l’Erasmus?
- Layout e formato
- In quale lingua redigere la lettera motivazionale
1. Come strutturare la lettera motivazionale per l’Erasmus?
Parlare di sè non è sempre un’impresa facile, specie quando c’è in ballo qualcosa a cui teniamo molto. Una buona struttura di partenza può aiutarci a superare l’impasse del foglio bianco e procedere per step. Vediamo come!
Intestazione
Inserisci i tuoi dati in alto a sinistra e in alto a destra quelli dell’Ufficio Erasmus dell’Università ospitante.
Apertura
Inizia con una formula di saluto come “Alla cortese attenzione dell’Ufficio di…”; poi, presentati brevemente, indicando il tuo nome, il corso di laurea che frequenti e a che punto sei del tuo percorso accademico: “Mi chiamo [Nome Cognome] e sono un* student* del primo anno del corso di laurea Magistrale in […] presso l’Università di […]”.
Motivazioni accademiche e professionali
Prosegui la lettera spiegando perché hai scelto proprio quell’Ateneo per presentare la tua domanda. Potresti, per esempio, apprezzare l’offerta formativa della facoltà, sottolineando la presenza di corsi particolarmente interessanti o all’avanguardia in un certo ambito disciplinare. Oppure potresti esprimere entusiasmo per il prestigio dell’Ateneo, per il sistema educativo o per le opportunità di ricerca.
Collega l’esperienza Erasmus al tuo percorso di studi. Descrivi come questo programma contribuirà alla tua formazione accademica e come si inserisce nel tuo percorso professionale futuro. Ad esempio, se ti occupi di studi internazionali o lingue straniere, potresti sottolineare quanto sia cruciale un’esperienza all’estero per migliorare le tue competenze.
Motivazioni personali
Racconta quali sono le motivazioni personali che ti spingono a fare questa esperienza, tralasciando aspetti goliardici o frasi di circostanza. Spiega come vivere all’estero ti aiuterà a sviluppare competenze interculturali, migliorare le tue abilità linguistiche e crescere a livello personale. Metti in evidenza la tua curiosità per una nuova cultura e la tua capacità di adattarti a contesti diversi.
Puoi anche esprimere le ragioni per le quali sei attratto da quel determinato Paese, ma cerca di non scadere nella banalità: ad esempio, se stai applicando per uno scambio ad Amsterdam, concentrati su aspetti come l’innovazione, la sostenibilità delle politiche urbane e dei trasporti o la qualità del welfare e non sulla nightlife e sulle possibilità di divertimento!
Formula di chiusura
Ringrazia per l’attenzione e invita l’università a considerare la tua candidatura. Aggiungi la tua disponibilità per eventuali colloqui o ulteriori chiarimenti.
Concludi con una formula di cortesia come “Cordialmente” e ricordati di apporre la tua firma e la data.
2. Layout e formato
Abbiamo parlato del contenuto della lettera motivazionale, ma anche la forma è importante in questi casi.
Il layout della lettera motivazionale è importante tanto quanto il contenuto, poiché una presentazione curata contribuisce a dare un’impressione positiva e professionale. L’uso di strumenti come Canva può essere un’ottima scelta per creare un design pulito e accattivante, mantenendo la lettera chiara e ben strutturata.
Se non siete pratici di questo strumento, anche tra i template di Word si possono trovare degli ottimi modelli editabili, utilizzando come intento di ricerca “lettera di presentazione” o “carta intestata”.
Ovviamente, anche un normale file di testo a fondo bianco va bene, l’importante è osservare queste piccole regole:
- utilizzare un font chiaro, ben leggibile e professionale (Times New Roman, Arial, Garamond, Cambria…);
- giustificare i margini;
- utilizzare un’interlinea (consigliamo 1,5).
Come lunghezza, consigliamo vivamente di non dilungarsi troppo e di far stare tutto in una pagina.
Infine, una regola aurea che non ci stanchiamo mai di rimarcare: l’unico formato accettabile per inviare la lettera motivazionale (così come il CV o qualsiasi altro allegato) è il PDF. Se non siete certi di come esportare il vostro file di testo in pdf, potete cercare un convertitore gratuito online: ce ne sono tantissimi e funzionano tutti.
3. In quale lingua redigere la lettera motivazionale
La lettera motivazionale va perlopiù scritta in inglese, ma nel caso di università tedesche, francesi e spagnole potrebbe esserti richiesto di scriverla nella lingua dell’università ospitante. Informati prima di questa eventualità.
Se non sei cert* del tuo livello linguistico, puoi aiutarti con DeepL nella traduzione e con siti come WordReference e Reverso per controllare il lessico oppure Grammarly per la grammatica. Non affidarti totalmente al traduttore online: fai sempre un double-check di vocabolario.
Ora sei pront* per scrivere la tua lettera motivazionale.
Hai ancora dei dubbi? Puoi usufruire dei servizi di Sottotesi per fartela controllare oppure, se proprio non sai da dove iniziare, possiamo confezionare una lettera su misura per te.